Incubi - 13 storie per non dormire di
Mirco Maggi
È
indubbio che vi siano echi di Stephen King
nei vari racconti che compongono questa
interessante antologia di Mirco Maggi. Non
a caso nelle note finali lo stesso autore cita
Scheletri, la splendida
raccolta di novelle del re americano
dellorrore. Il primo racconto di Incubi
sintitola Dik. Daniel
deve liberarsi del proprio cane ma le cose non
filano proprio lisce. Sconvolgente il brano in
cui il povero Dik viene gettato dallauto in
corsa. Le tre sorelle narra
della vendetta atroce che si prendono tre giovani
donne su ogni uomo assatanato che
incontrano. Il terzo racconto, Le foglie
morte, è anche uno dei migliori. Una
strana chiave permette a Marty di fare una
terribile scoperta. Ne La finestra
un uomo distrutto per la malattia della moglie
comunica direttamente con Dio. Un grande
amore è una novella dal sapore antico
che ha per protagonista un fantasma mentre Plaything
- Il giocattolo racconta di come una
strega si vendica delluomo che lha
sedotta e abbandonata. Molto bello La
lettera, sullultima missiva
damore scritta da un suicida. In La
tana del lupo un giovane che rischia la
vita viene tentato dal male, che gli offre
ricchezze e successo, ma sceglie il bene: la
vita, lamore. Il tempio della
mente racconta ancora una vendetta
(tema evidentemente caro a Maggi), quella
di un istruttore di karate che elimina tre
teppisti che hanno sparato al suo maestro. Meno
convincente Il mistero del diamante
che, dopo un buon inizio, si perde in
uninvestigazione sovrannaturale con troppi
dialoghi da telefilm. Ottima lidea
sviluppata da Atom crack:
protagonista è uno scrittore di successo che
acquista una macchina per scrivere che tramuta la
fantasia in fatti reali. Il finale è
apocalittico. Come scrive Maggi nella nota
finale, Atom crack avrebbe
dovuto essere un romanzo e, in effetti, si
capisce che la vicenda è stata
compressa. Altrettanto apocalittico
risulta La piattaforma, nel
quale un gruppo di scienziati viene inviato nel
bel mezzo dellOceano Pacifico per studiare
una meteorite radioattiva denominata Mephisto.
Incubi, che dà il titolo al
libro, è anche il racconto più lungo e più
articolato. Al centro della vicenda cè un
folle assassino, Paul Castle, che si rivela il
sogno materializzato di un ragazzo sbandato
e traumatizzato da un episodio avvenuto durante
linfanzia. Pur con qualche forzatura la
storia risulta tesa e coinvolgente, il finale ben
costruito e lo svolgimento degno di un buon film
dazione. Curioso il racconto (in realtà
non si tratta proprio di un racconto) che chiude
la raccolta e che sintitola semplicemente
Epilogo, una riflessione sugli
incubi che tira in ballo addirittura James
Bond. È una lettura nel complesso
intrigante, questo Incubi; ci
chiediamo soltanto perché tutte le storie
abbiano personaggi e ambientazioni straniere. Ma
è una scelta dellautore, e va rispettata.
Il titolo dellantologia è abbastanza
esplicativo, poiché i vari racconti sono pieni
di brutti sogni; si ha però la
sensazione che forse il vero incubo, per Maggi,
è una vita senza amore. E dopotutto, non
possiamo dargli torto.
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